Codice AIC: 034358073
TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale gusto menta
  Paracetamolo, acido ascorbico, fenilefrina cloridrato
Che cos’è e a che cosa serve
TACHIFLUDEC è un medicinale che contiene i principi attivi paracetamolo, acido ascorbico e  fenilefrina cloridrato che si usa per il trattamento del dolore, della febbre e della congestione.
  
  TACHIFLUDEC è utilizzato per il trattamento a breve termine dei sintomi del raffreddore e  dell'influenza, inclusi il dolore di entità lieve/moderata e la febbre, quando associati a  congestione nasale.
  TACHIFLUDEC polvere per soluzione orale è indicato per adulti e bambini al di sopra dei 12 anni.
  
  Si rivolga al medico se non si sente meglio o se si sente peggio dopo 3 giorni.
Cosa deve sapere prima di prendere il medicinale
Non prenda TACHIFLUDEC
  - se è allergico al paracetamolo, all'acido ascorbico, alla fenilefrina cloridrato o ad uno qualsiasi  degli altri componenti di questo medicinale ;
  - se sta assumendo beta-bloccanti (utilizzati per il trattamento della pressione arteriosa alta o  di malattie cardiache);
  - se sta assumendo antidepressivi triciclici (medicinali utilizzati per il trattamento della  depressione);
  - se sta assumendo inibitori delle monoamino ossidasi (medicinali utilizzati per il trattamento  della depressione) o li ha assunti nelle ultime due settimane;
  - se è affetto da asma bronchiale;
  - se è affetto da feocromocitoma (tumore delle ghiandole surrenali);
  - se è affetto da glaucoma (una patologia dell'occhio spesso associata all'aumento della  pressione endoculare);
  - se sta assumendo altri medicinali simpaticomimetici (come decongestionanti, soppressori  dell'appetito e psicostimolanti simili alle amfetamine);
  - se soffre di insufficienza epatica grave;
  - se ha problemi epatici o renali;
  - se soffre di diabete;
  - se ha una tiroide iperattiva (ipertiroidismo);
  - se ha la pressione alta o problemi al cuore o circolatori;
  - se ha un deficit della glucosio-6-fosfato deidrogenasi (una malattia ereditaria che porta ad un  abbassamento nella conta dei globuli rossi);
  - se soffre di grave anemia emolitica (rottura anormale delle cellule del sangue).
  
  Non utilizzare il medicinale nei bambini sotto i 12 anni di età.
Avvertenze e precauzioni
Si rivolga al medico o al farmacista prima di prendere TACHIFLUDEC:
  • se sta assumendo altri medicinali ;
  • se ha un ingrossamento della ghiandola prostatica;
  • se ha una malattia vascolare occlusiva (ostruzione delle arterie, es. sindrome di Raynaud);
  • se ha una riduzione della funzionalità renale (TACHIFLUDEC contiene sodio).
  
  Durante il trattamento con TACHIFLUDEC, informi immediatamente il medico se:
  Se soffre di malattie gravi, tra cui compromissione renale grave o sepsi (quando i batteri e le loro  tossine circolano nel sangue causando danni agli organi) o di malnutrizione, alcolismo cronico o  se sta assumendo anche flucloxacillina (un antibiotico). Nei pazienti in queste situazioni è stata  segnalata una grave condizione chiamata acidosi metabolica (un'anomalia del sangue e dei fluidi)  quando il paracetamolo è usato a dosi regolari per un periodo prolungato o quando il  paracetamolo è assunto in associazione a flucloxacillina. I sintomi dell'acidosi metabolica  possono includere: gravi difficoltà respiratorie con respirazione rapida profonda, sonnolenza,  nausea e vomito.
  
  Non usi TACHIFLUDEC per oltre 3 giorni consecutivi senza consultare il medico.
  
  Non bere alcolici durante il trattamento con TACHIFLUDEC.
  
  Se sta assumendo farmaci antiinfiammatori, l'uso di TACHIFLUDEC è sconsigliato .
  
  Non assumere in associazione ad altri medicinali contenenti paracetamolo. Se il paracetamolo è  assunto in dosi elevate, si possono verificare gravi reazioni avverse, tra cui una grave epatopatia  ed alterazioni a carico dei reni e del sangue.
  
  Il paracetamolo può interferire con i test per la determinazione dei livelli di zuccheri nel sangue  (in persone con diabete) e dei livelli di acidi urici (in persone con la gotta). L'acido ascorbico può  interferire nella misurazione dei parametri sierici e urinari (es. urati, glucosio, bilirubina,  emoglobina).
Interazioni con altri medicinali
Informi il medico o il farmacista se sta assumendo, ha recentemente assunto o potrebbe  assumere qualsiasi altro medicinale inclusi quelli senza prescrizione.
  In particolare, è importante informare il medico o il farmacista se sta assumendo uno dei seguenti  medicinali:
  • medicinali che possono alterare la funzionalità epatica, come zidovudina o isoniazide, che  possono aumentare l'effetto dannoso del paracetamolo al fegato;
  • medicinali che possono alterare l'escrezione urinaria di paracetamolo, come probenecid;
  • medicinali che contengono rifampicina (utilizzata nel trattamento delle tubercolosi),  cimetidina (utilizzata nel trattamento delle ulcere allo stomaco) o medicinali come  glutetimide, fenobarbital, carbamazepina (utilizzati nel trattamento dell'epilessia); quando  assunti insieme al paracetamolo questi medicinali devono essere utilizzati con estrema  cautela e sotto stretta supervisione medica;
  • medicinali utilizzati nel trattamento delle infezioni oculari come cloramfenicolo;
  • medicinali usati per ritardare la coagulazione del sangue o impedire la coagulazione, es.  warfarin, poiché il paracetamolo assunto a dosi elevate può portare ad un aumentato rischio  di sanguinamento;
  • medicinali che possono accelerare (es. metoclopramide, domperidone) o ridurre/ritardare  (es. colestiramina, anticolinergici) l'assorbimento del paracetamolo;
  • medicinali utilizzati nel trattamento della pressione sanguigna elevata che contengono betabloccanti;
  • medicinali che contengono inibitori delle monoaminoossidasi ;
  • medicinali che contengono antidepressivi triciclici o amine simpatico mimetiche;
  • medicinali prescritti per insufficienza cardiaca (digossina);
  • medicinali utilizzati nel trattamento dell'emicrania come ergotamina e metisergide;
  • medicinali antinfiammatori;
  • flucloxacillina (antibiotico), a causa di un grave rischio di alterazioni del sangue e dei liquidi  (detta acidosi metabolica con gap anionico elevato) che devono essere trattate  urgentemente;
  • acido ascorbico (vitamina C), che può aumentare l'assorbimento del ferro e degli estrogeni;
  • acido ascorbico (vitamina C), che può favorire la formazione di calcoli renali in pazienti che  tendono a formare calcoli di calcio.
Possibili effetti indesiderati
Come tutti i medicinali, questo medicinale può causare effetti indesiderati sebbene non tutte le  persone li manifestino.
  
  L'elenco seguente comprende gli effetti indesiderati del paracetamolo e della fenilefrina.
  Gli effetti indesiderati sono presentati in ordine di frequenza decrescente:
  Molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10)
  Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10)
  Non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100)
  Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000)
  Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000)
  Non noti: la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili.
  
  Interrompa immediatamente l'assunzione di TACHIFLUDEC e si rivolga al medico o vada  immediatamente in ospedale se nota uno qualsiasi dei seguenti effetti indesiderati:
  • reazioni allergiche o ipersensibilità, shock anafilattico (gravi reazioni allergiche che causano  difficoltà nel respiro o vertigini);
  • sono stati segnalati casi molto rari di reazioni cutanee gravi: grave eruzione cutanea o  esfoliazione o ulcere della bocca (necrolisi tossica epidermica, sindrome di Stevens-Johnson,  eritema multiforme o polimorfo);
  • problemi respiratori (broncospasmo).
  
  Se manifesta uno qualsiasi dei seguenti effetti indesiderati, si rivolga al medico o al farmacista.
  
  Comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):
  - perdita dell'appetito;
  - nausea e vomito.
  
  Rari (possono interessare fino a 1 persona su 1000):
  - disordini del sangue che possono apparire come ematomi ingiustificati, pallore o scarsa  resistenza all'infezione; diminuzione di specifiche cellule del sangue (agranulocitosi,  leucopenia, trombocitopenia);
  - tachicardia (battito cardiaco aumentato), palpitazione (sensazione di battiti nel petto);
  - funzione epatica anormale (aumento delle transaminasi epatiche);
  - ipersensibilità, incluse eruzioni cutanee, angioedema (improvviso gonfiore della pelle e delle  mucose).
  
  Molto rari (possono interessare fino a 1 persona su 10.000):
  - insonnia (difficoltà ad addormentarsi), nervosismo, ansia, agitazione, confusione, irritabilità;
  - tremore, vertigini, mal di testa;
  - in seguito all'uso prolungato di elevate dosi di paracetamolo si possono verificare nefrite  interstiziale (infiammazione dei reni) ed effetti indesiderati a livello dei reni.
  
  Non noti (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili):
  - anemia (diminuzione del tasso di emoglobina nel sangue);
  - midriasi (dilatazione della pupilla), glaucoma acuto ad angolo chiuso (una malattia degli occhi  spesso associata all'aumentata pressione dei fluidi nell'occhio);
  - edema della laringe (rigonfiamento della gola);
  - diarrea, fastidi gastrointestinali;
  - malattie del fegato, epatite (ingiallimento della pelle e/o degli occhi);
  - disturbi renali (insufficienza renale aggravata), sangue nelle urine (ematuria), difficoltà ad  urinare (anuria, ritenzione urinaria);
  - aumento della pressione sanguigna (ipertensione);
  - grave condizione che può rendere il sangue più acido (chiamata acidosi metabolica), in  pazienti affetti da una malattia grave che usano paracetamolo.
  
   Segnalazione degli effetti indesiderati
 Se manifesta un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, si rivolga al medico o al farmacista. Lei può inoltre segnalare gli effetti indesiderati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazionireazioni-avverse.
 Segnalando gli effetti indesiderati lei può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.